



IL SALOTTO
Il Salotto del Tempo Ritrovato si ispira ai caffè e ai salotti letterari
in auge dall’Illuminismo in poi, ma senza averne le medesime pretese vuole essere prima di tutto luogo dove si scambiano opinioni
in un’atmosfera intima e informale.
Il salonnier Paolo Carlo de Troia ha deciso di aprire le porte
del proprio studio, nel momento in cui,
dopo tanti anni di professione forense, ha sentito il bisogno
di tornare a dedicarsi alle sue antiche passioni:
la letteratura e la lettura.
L’auspicio era quello di offrire, inizialmente ad una ristretta cerchia
di amici e conoscenti, la possibilità di avere
un contatto diretto con intellettuali e artisti che offrissero
la loro esperienza con schiettezza e disinvoltura,
in una conversazione stimolante e libera.
Nell'arco di pochi anni, il Salotto è diventato un punto di riferimento culturale per la cittadinanza bolognese.
Dimenticando i salotti delle ricche signore proustiane,
che per facilitare la propria ascesa sociale
si contendevano le menti più brillanti dell’epoca
selezionando severamente i propri invitati.
Il Salotto del Tempo Ritrovato è un luogo egalitario,
forse meno elegante ma, come in passato, punto di incontro
con autori distanti o ancora sconosciuti, occasione per conoscere
e dibattere nuove idee e forme espressive.
PARTECIPAZIONE
La partecipazione al Salotto del Tempo Ritrovato è possibile esclusivamente su invito.
I nostri appuntamenti ed il tema della serata saranno comunicati via mail o via Whatsapp con il dovuto anticipo e richiederanno una conferma definitiva entro 3 giorni prima della data dell’incontro per dare la possibilità di partecipare ad altri ospiti in lista d'attesa.
Il Salotto potrà accogliere
un massimo di 35 invitati, i quali
dovranno presentarsi entro e non oltre le 20.30.
Eventuali amici degli abituali frequentatori del Salotto potranno essere ammessi su presentazione e riceveranno dagli organizzatori una mail o un messaggio Whatsapp di invito per l’incontro.
Gli incontri avranno luogo il giovedì.
Si svolgeranno in due fasi : un buffet aperitivo di benvenuto alle 19.30, seguito dalla conversazione con l’ospite della serata a partire dalle ore 20.30\20.45.
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STAGIONE AUTUNNO/INVERNO 2025-2026
GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE 2025
ORE 19.15
Prof. Gian Mario Anselmi
Ing. Pier Giuseppe Montevecchi
"questo viaggio chiamavamo amore"

i luoghi del grande amore tra Dino Campana
e Sibilla Aleramo
Modera la conversazione con i relatori
la dott.ssa Barbara Sghiavetta
Pier Giuseppe Montevecchi, da sempre innamorato dei luoghi frequentati dal poeta Dino Campana, e colpito dalla storia d’amore con Sibilla Aleramo, omaggerà il Salotto con
un'esposizione di una serie di fotografie che ripercorrono i luoghi campaniani in cui si è consumato il loro amore, permettendoci di conoscere una delle storie più intense
del nostro Novecento.

Gian Mario Anselmi è uno storico della letteratura
e italianista italiano. Allievo di Ezio Raimondi all'Università di Bologna, è stato a lungo professore ordinario di Letteratura italiana e Letteratura italiana medievale nella Facoltà di Lettere
dell' Università di Bologna, di cui ha altresì diretto
per molti anni il Dipartimento di filologia classica
e italianistica.
GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2025
ORE 19.15
ROSSINI E DONZELLI
DAL TEATRO AI SALOTTI
Dott.ssa Jadranka Bentini
Prof. Piero Mioli
Dott. Rocco D'Aurelio
Così cantavano Rossini
Tre voci per Domenico Donzelli,
storia di un tenore dell'Ottocento
Carlo Zucchelli e gli amici nella Bologna del primo Ottocento
Biografia e voce del tenore Domenico Donzelli 1790-1873
(Pendragon, 2024)

(Casa Editrice Carabba, 2024)

Gli Autori conversano, a partire dalle 20.30, con il prof. Marco Sanguigni
Il tenore Rocco D'Aurelio, accompagnato al pianoforte dal maestro Federico Volpe, eseguirà per gli ospiti del Salotto:
"Se il mio nome saper voi bramate" (Barbiere di Siviglia, G. Rossini)
"Io quel dì rammento ancor" (Esule di Roma, G. Donizetti, composta per Domenico Donzelli)

Jadranka Bentini, laureata in lettere moderne presso l'Università degli studi di Bologna, è iscritta nel ruolo degli storici dell'arte del Ministero per i Beni
e le Attività culturali dal 1976.
Dopo avere insegnato Storia dell'arte nei licei classici ricopre il ruolo
di Ispettore, poi di soprintendente
presso la Soprintendenza
per il Patrimonio storico artistico
e demoetnoantropologico per
le province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini.
Dal 1979 è Direttrice della Pinacoteca nazionale di Palazzo Diamanti Ferrara. Dal 1989 è primo dirigente del Ministero per i Beni e le Attività culturali
e dal 1991 Soprintendente per
il Patrimonio storico, artistico, demoetnoantropologico di Modena
e Reggio Emilia. È inoltre Direttrice della
Pinacoteca nazionale di Bologna.
E' autrice di saggi, pubblicazioni
e cataloghi a carattere scientifico (museale, conservatore, storico artistico, didattico, ecc.).

Piero Mioli è insegnante di Storia della musica al conservatorio di Bologna dal 1988, accademico filarmonico di Bologna, socio ordinario del “Saggiatore musicale”, nonché consulente musicale dell’editore Mursia.
Si è laureato in Storia della musica e perfezionato in Filologia classica presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. Ha insegnato Storia della musica anche al Conservatorio di Verona (1976-1980) e di Parma (1980-1988).
Saggista e conferenziere, si occupa in particolare del teatro d’opera, della vocalità classica, della cantata e della romanza da salotto, della musica
a Bologna e delle sue istituzioni attraverso i tempi.

Rocco D'Aurelio, tenore e musicologo originario di Chieti, una volta conseguito il Diploma di I Livello in Canto, presso Conservatorio G. B. Martini di Bologna nel 2018, ottiene la Laurea magistrale in Discipline della musica, presso Università Alma Mater di Bologna nel 2020 e il Diploma di II Livello in Canto, presso Conservatorio G. Rossini di Pesaro nel 2021.
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E' inoltre cantante per il Rossini Opera Festival e per il Teatro Comunale di Bologna, nonché insegnante di Musica.
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Tra le sue interpretazioni spiccano Edoardo ne La cambiale di Matrimonio (G. Rossini, 2022) e Arlecchino in Pagliacci (R. Leoncavallo, 2023).
GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2025


PIER GIORGIO
ARDENI
PRESENTA
LE CLASSI SOCIALI
IN ITALIA OGGI
Alla fine, il capitalismo maturo
della globalizzazione è stato capace
di traghettarci in un mondo
dove le antiche divisioni di classe
sono tornate a fare la differenza.
(Anticorpi, Editori Laterza, 2024)



Pier Giorgio Ardeni è professore di Economia politica
e dello sviluppo all’Università di Bologna.
Studioso di economia dei Paesi in via di sviluppo,
ha lavorato con organizzazioni internazionali
in progetti di assistenza in Europa orientale,
Africa e Asia, ed è stato presidente
dell’Istituto Cattaneo di Bologna.
Ha scritto sulla storia dello sviluppo italiano,
sulla grande emigrazione a cavallo del ventesimo secolo, sullo sviluppo capitalistico
e sulle disuguaglianze economiche e sociali
e i loro riflessi sulle dinamiche elettorali.
Tra le sue più recenti pubblicazioni:
"Crisi, trasformazioni e i punti di svolta della storia" (2019); "Alla ricerca dello sviluppo. Un viaggio nell’economia dell’Italia unita" (con M. Gallegati, 2022); "Il ritorno della storia. La crisi ecologica, la pandemia e l’irruzione della natura" (2022);
"La trappola dell’efficienza. Ripensare il capitalismo per uno sviluppo diverso" (con M. Gallegati, 2024).
Per Laterza è autore di "Le radici del populismo. Disuguaglianze e consenso elettorale in Italia" (2020).
GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2025
ORE 19.30
EMANUELE CANZANIELLO
presenta, in una conversazione moderata
dal professor Pasquale Palmieri

BREVIARIO
DELLE INDIE
(Vojtek, 2024)

Emanuele Canzaniello, nato a Napoli nel 1984, è poeta, saggista, ed esperto di teoria e critica letteraria.
Autore della raccolta di poesie Per l’odio che vi porto (Oedipus, 2017), ha pubblicato in seguito
I migliori film mai girati (Oedipus, 2019), una raccolta di recensioni a film immaginari,
e In principio era la paura (PeQuod, 2023), una seconda opera poetica.
Nel 2024 pubblica per Vojtek Breviario delle indie, a cui sarà dedicato l'incontro del Salotto di Settembre 2025, moderato dal professor Pasquale Palmieri.
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Nel libro vengono narrati i fatti, le storie, i sogni, le follie, il sangue e le meraviglie del secolo del primo incontro
tra l’Europa e le Americhe. Un diario di bordo, un atlante. Niente è finzione eppure tutto sembra tale, con la precisione e il nitore dei sogni, in una cartografia mai vista e non visibile. Risalendo i fiumi della scoperta, il Breviario accetta
tutto quello che è viaggio e che chiamiamo reale o storia. E che qui ritorna a essere polvere e creazione,
spirali di ordini del tempo diversi che si tagliano come galassie inanellate.
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Un libro che l'autore stesso lo descrive come "ossessionato dalle prime volte, dalle prime notti, dal primo vedere.
Si andrà e si vedrà il Pacifico con gli occhi di chi l’ha visto per la prima volta, tra chi veniva dall’Europa.
Sappiamo tutto, il luogo e la data. Si seguiranno i percorsi di Francisco de Orellana che ha navigato per primo, probabilmente in assoluto, anche rispetto ai nativi, il fiume che fu visto per la prima volta come un solo fiume con lui,
e da lui ha avuto il nome di Rio delle Amazzoni. E poi Cortés e Pizarro, e i loro uomini, gli stessi uomini spesso,
che nella distanza temporale di vent’anni distrussero due imperi, l’azteco a nord e l’inca a sud.
Agli stessi uomini, sui loro corpi, è toccata la stessa dimensione incommensurabile del reale, di quella realtà.
E poi ancora il primo libro che sia stato scritto nelle Americhe, in un intero smisurato continente, e che fu scritto
ad Hispaniola, Santo Domingo. E ancora le prime storie del mondo che era stato appena distrutto
e quasi cancellato, del mondo inca. Tutto quello che ricordava quella storia e che ci sia pervenuto
in scrittura storiografica in una lingua alfabetica è occidentale, spagnolo, anche quando traduce testi precedenti.
La scrittura stessa era un atto di incorporamento di quel mondo dentro i nostri segni. [...]
Tutti lo immaginiamo, ma sappiamo immaginarlo per come avvenne? A che ora avvenne?
Pensiamo di sapere tutto, di conoscere bene questa storia ma non è così, avvicinarsi sempre di più al reale,
affidarsi al reale, non comporta una diminuzione del mistero, ma una sua crescita senza freni,
terrorizzante quanto l’allontanarsi delle galassie".
GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2025
ORE 19.45
SCILLA BONFIGLIOLI

LA SPOSA DEL VENTO
(Fazi Editore, 2024)
IL TRAVOLGENTE AMORE TRA IL GRANDE PITTORE
OSKAR KOKOSCHKA E LA MAGNETICA MUSA ALMA MAHLER
L'AUTRICE CONVERSA CON LA PROFESSORESSA LORENZA LULLINI


Scilla Bonfiglioli,scrittrice bolognese, è laureata in Discipline teatrali e Storia del teatro presso l’Alma Mater Studiorum, ed ha lavorato per anni come attrice, regista e autrice teatrale.
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Dopo una serie di pubblicazioni di genere fantasy e thriller per Delos Digital, tra cui le ultime in ordine cronologico 10 piccole indagini (2020) e L'ira del mostro (2019), La sposa del vento è la sua più recente opera, edita da Fazi Editori nel 2024.
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​In una Mitteleuropa ormai al tramonto, nell’imminenza della prima guerra mondiale,
il romanzo ricostruisce le atmosfere dei circoli culturali del tempo dando vita alle passioni,
ai turbamenti e alle manie di uno degli artisti più innovativi e originali del secolo scorso:
Oskar Kokoschka. L’incontro con la bellissima Alma Mahler, magnetica musa
di numerosi artisti, da poco rimasta vedova del celebre musicista, segna un punto di svolta:
il sentimento che travolge Oskar lo libera momentaneamente dai demoni che lo perseguitano e lo porta a vivere il periodo più fortunato della sua carriera, in cui produrrà capolavori indimenticabili.
"La sposa del vento" è il racconto di un’ossessione sullo sfondo di un continente in decadenza, il resoconto incalzante di una storia tormentata e bruciante che si nutrì delle visioni del pittore rappresentando un momento unico nella storia dell’arte.
GIOVEDÌ15 MAGGIO 2025
ORE 19.30
FILIPPO VENTURI

LA BOLOGNA DARK DELL'OSTE ZUCCHINI

L'Autore conversa con Barbara Sghiavetta, direttrice Librerie.Coop Zanichelli
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​Filippo Venturi, oste e scrittore, nasce a Bologna e si laurea in Giurisprudenza.
E' proprietario del ristorante Trattoria La Montanara.
Esordisce nel 2010 con la sua prima pubblicazione Intanto Dustin Hoffman non fa più un film (Pendragon). Nel 2018 pubblica per Mondadori il primo capitolo
della serie di racconti black comedy a tema enogastronomico dedicata
al ristoratore detective Emilio Zucchini: Il tortellino muore nel brodo;
ad esso seguono Gli spaghetti alla bolognese non esistono (2020),
È l'umido che ammazza (2022) e infine il più recente capitolo della saga:
Il delitto della finestrella (2024), nel quale il protagonista indaga
sul ritrovamento del cadavere di un ragazzo nelle vicinanze del suo ristorante,
che porterà Zucchini a muoversi tra la vita notturna bolognese
al fine di scoprire la verità.
Caratteristiche principali del suo modo di fare narrativa sono la ricerca continua
di una chiave ironica che tenda a sdrammatizzare i contenuti neorealistici
delle sue storie, e una prosa fluida e molto curata, pur con un linguaggio semplice, ma al tempo stesso capace di infondere profondità alle situazioni,
grazie al suo stile arguto e al contempo preciso e intrigante.

GIOVEDÌ 3 APRILE 2025
ORE 19.30

PROF. GIAN MARIO ANSELMI
IL TALENTO DI PATRICIA HIGHSMITH

DA MR. RIPLEY A CAROL
Il prof. Anselmi conversa con Paola Traversa
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Gian Mario Anselmi è uno storico della letteratura e italianista italiano.
Allievo di Ezio Raimondi all'Università di Bologna, è stato a lungo professore ordinario
di Letteratura italiana e Letteratura italiana medievale nella Facoltà di Lettere dell' Università di Bologna,
di cui ha altresì diretto per molti anni il Dipartimento di filologia classica e italianistica.
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Ha fatto parte del Comitato direttivo dell'Enciclopedia Machiavelli Treccani per la quale, fra l'altro,
ha redatto la fondamentale voce dedicata al Principe.
Ha tenuto corsi e conferenze in molti paesi europei ed extraeuropei e suoi lavori sono stati tradotti
in varie lingue. Ha partecipato e partecipa a molte attività culturali (di cui sovente è egli stesso promotore) e collabora con alcune trasmissioni di Rai e di Mediaset.
Nel 2021 gli è stata assegnata la "Targa Volponi" per la Letteratura.
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Tra le recenti pubblicazioni si annoverano La rivoluzione gentile. Come Chiara Ferragni ha cambiato il nostro tempo (Piemme, 2024) e L'Università nelle letterature (sec.XIII-XXI) (il Mulino, 2024).
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GIOVEDÌ 13 MARZO 2025
ORE 19.30
Prof.ssa Maria Giuseppina Muzzarelli


Tutte le perle del mondo
Storie di viaggi, scambi
e magnifici ornamenti
(il Mulino, 2023)
L'Autrice dialoga con Paolo de Troia
Si ringrazia per la preziosa collaborazione la casa editrice il Mulino
Maria Giuseppina Muzzarelli, saggista, studiosa e docente, ha insegnato Storia medievale,
Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna.
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Nell' opera l'Autrice ci propone un viaggio avventuroso, dal Nuovo Mondo all'Asia,
dal Venezuela al golfo Persico e a quello di Mannar, dalle piazze dello smercio più frenetico,
come Venezia, Anversa e Siviglia, alla Cina e al Giappone: come venivano pescate le perle?
Chi le commerciava? chi le indossava? Come giungevano nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti
e da lì, sotto forma di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano i loro altri usi? Se il linguaggio che parlavano era soprattutto quello del potere,
del prestigio e della bellezza, mille sono le sfumature che accompagnano
la fortuna delle piccole sfere bianche e luminescenti lungo i secoli e fino ai giorni nostri.​​
GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2025
ORE 19.30
In collaborazione con Librerie.coop Zanichelli
ANTONIO CASTRONUOVO


IL MALE DEI FIORI
BAUDELAIRE A PROCESSO
L'Autore dialoga con Barbara Sghiavetta, direttrice Librerie.coop Zanichelli
Antonio Castronuovo, saggista e traduttore lucano laureato in Medicina
all'Università di Bologna, ha collaborato con numerose riviste letterarie e musicali
nel corso del tempo, essendo inoltre direttore della storica rivista
La Piè dal 2004 fino alla chiusura nel 2018.
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E' inoltre studioso e scrittore di aforismi: vanta numerose traduzioni di artisti
come Apollinaire, nonché il ruolo di membro della giuria del Premio internazionale Torino in Sintesi, unico premio italiano totalmente dedicato all'aforisma.
Autore di numerosi saggi sul futurismo, riveste un ruolo nella patafisica italiana.
In totale si annoverano all'autore più di cento pubblicazioni, tra cui le recenti
Il male dei fiori: Baudelaire a processo (Rubbettino,2023), Ossessione bibliofila (La nave di Teseo, 2024) e Formiggini: vita umoristica (e tragica) di un editore del '900 (Pendragon, 2024).
GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2025
ORE 19.30
RINO ALESSI
Piero Cappuccilli
Un baritono da leggenda
(Edizioni Bongiovanni, 2024)

L'Autore dialoga con il prof. Marco Sanguigni
Giornalista professionista e Musicologo.​
Giornalista professionista dal 1982, redattore di "la Repubblica" dal 1981 al 1987,
si è laureato in Lingua e Letteratura tedesca con Claudio Magris all'Università di Trieste.
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Come traduttore ha collaborato con BUR, Leonardo, Frassinelli, Einaudi e,
più recentemente, con ORF Kärnten e con il Festival di Musica Sacra di Pordenone,
per cui ha tradotto di Grigori Frid "Das Tagebuch der Anne Frank", op. 60
rappresentata all'Auditorium Concordia di Pordenone e al Teatro Regio di Torino.
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Nel 1991 ha fondato la Libreria Minerva di Trieste
cui tuttora collabora con presentazioni di libri.
Ha collaborato con la Scuola superiore di Lingue per interpreti e traduttori di Trieste.
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Ha preso parte a diverse giurie di concorsi internazionali
e i suoi testi sono stati musicati da Marco Podda e Paolo Longo.
Per l'Associazione Internazionale Maria Callas di Verona ha tenuto una conversazione
su "Maria Callas e la comunicazione: influencer ante litteram?",
che sarà pubblicata sul Bollettino della Società Letteraria di Verona.
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Per Comunicarte ha pubblicato "Carlo Cossutta, un tenore venuto dal Carso" (2010).
Per L'Orto della Cultura "Giuseppe Patanè, la bacchetta dell'anima" (2014) e "Bonaldo Gaiotti, la voce del Friuli" (2017).
Per MgsPress "Daniela Mazzuccato, la regina dell'operetta" (2018).
GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2025
ORE 19.30
Prof.ssa Mariolina Bongiovanni Bertini

DA "I PIACERI E I GIORNI" ALLA "RECHERCHE"
I paradisi perduti di Marcel Proust

Mariolina Bongiovanni Bertini ha insegnato Letteratura francese all’Università di Parma dal 1988 al 2017.
Ha curato edizioni delle principali opere di Marcel Proust: per Einaudi, Contro Sainte-Beuve 1975 e 1991;
Jean Santeuil, 1976; Scritti mondani e letterari, 1984 (poi ripreso e ampliato, in collaborazione con Marco Piazza, presso Il Saggiatore, con il titolo Saggi, nel 2015) oltre alla revisione generale della Ricerca, 1978;
per Bollati Boringhieri, I Piaceri e i Giorni, 1988; per Suhrkamp Jean Santeuil e, in collaborazione con Luzius Keller, Gegen Sainte-Beuve, 1997; per la BUR, Sulla lettura, con un saggio introduttivo, 2011;
per la Nuova Editrice Berti di Parma l’inedito La ragazza con le rose rosse, 2014.
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A Proust ha dedicato due monografie introduttive, Guida a Proust, Mondadori, 1981 e
Introduzione a Proust, Laterza, 1991, e una raccolta di saggi,
Proust e la teoria del romanzo, Bollati Boringhieri, 1996.
Nel 1997 ha curato, per i Meridiani Mondadori, la raccolta di opere di Giovanni Macchia Ritratti, personaggi, fantasmi.
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L'AUTRICE CONVERSA CON MATTEO MARCHESINI
